Oggetto: Un pensiero per i tibetani.

Ne hanno parlato tutti. Stampa, televisione, blogger. Anche per questo in un primo tempo avevo pensato di non parlarne sul mio blog, per non assillarvi.
Ieri mattina, però, facendo zapping appena sveglio (il lunedì è il mio giorno di riposo) mi sono imbattuto in un telegiornale con un video sulla situazione cinese-tibetana che mi ha lasciato allibito. <b>Il filmato, amatoriale, riprendeva dei ragazzi e delle donne seduti davanti a un muro, in una via qualsiasi di una città. Non parlavano, non offendevano nessuno. Alcuni di loro avevano dei fogli con slogan simili a “free tibet”. Erano sereni, fieri della loro lotta per l’indipendenza.</b>
A un certo punto nella ripresa si vede un corpo armato entrare in azione. Il giornalista dice che è la polizia cinese. Arrivano con dei manganelli in mano, correndo. Si buttano su tutte le persone che erano sedute. <b>Picchiando violentemente. Alcune donne gridano.</b> Alcuni ragazzi si alzano per proteggersi dai colpi inflitti dalla polizia, senza però mai reagire. La polizia ne approfitta, comincia a tirare manganellate sulle gambe di uno di questi. Constringendolo ad accasciarsi al suolo. E continuando a manganellarlo.
Poi la ripresa termina. E la mia mente comincia a farsi mille viaggi.
Mi chiedo - come tanti in questo periodo - <b>come diavolo sia possibile che le Olimpiadi si tengano a Pechino.</b> Il Dalai Lama ha invitato tutti a non boicottarle. Io no, non lo seguirò. Per quanto io lo possa rispettare ed apprezzare. Non mi interessa cosa diranno politici, entità religiose e chi altro. <b>Io credo che i diritti umani e di pensiero arrivino prima di qualunque altra cosa.</b> E senza questi una società non merita successo a livello mondiale, come si può avere ospitando i giochi olimpici.
Poi pensando alle elezioni mi è venuto in mente un altro pensiero. <b>Com’è possibile che con questi enormi massacri nella Cina comunista, ci siano partiti che in Italia e nel mondo presentino ancora orgogliosamente quel simbolo.</b> E’ come se durante il nazismo in Israele qualcuno avesse creato un partito antisemitica. Mi immagino come possa vivere in questo momento un tibetano in giro per il mondo: non lo invidio.
Finiti questi pensieri mi sono buttato su internet, a ricercare quel video visto in televisione che tanto mi ha fatto riflettere. Ne ho guardati a decine ma purtroppo non sono riuscito a ritrovare lo stesso. Un altro molto interessante è un video montato da Al Jazeera, che potete vedere cliccando qui. <b>Purtroppo non vedrete quelle scene cruente a cui ho assistito io, ma sicuramente vi farete un’idea della violenza.</b>