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Il G8 e la pedopornografia online 10:13 - 2 Luglio 2009

I ministri degli Interni e della Giustizia hanno deciso di creare delle "blacklist G8" dei siti internet pedopornografici, continuamente aggiornata e divulgabile, gestita da organizzazioni internazionali.

Dichiarazione dei Ministri su "Il rischio della pedopornografia per minori"
(G8 Giustizia e Affari Interni - Roma, 30 Maggio 2009)

Due anni fa ci riunimmo a Monaco di Baviera, in Germania, e c’impegnammo a compiere ogni possibile sforzo collettivo per ingaggiare una lotta internazionale contro la pedopornografia. Alla luce di ciò che abbiamo appreso riguardo a questa crescente minaccia per i bambini di tutto il mondo, abbiamo assunto due impegni specifici:
1) garantire lʹattuazione e lʹefficacia delle nostre leggi in materia di pornografia infantile, e prendere iniziative volte ad aggiornare e migliorare le
leggi, se necessario e se del caso; e
2) evidenziare lʹimportanza della lotta contro la pedopornografia nel dialogo internazionale e incoraggiare la cooperazione, sia allʹinterno che allʹesterno del G8.
Resta ancora incompleta la comprensione del danno che rappresenta pornografia infantile nonostante la nostra volontà comune per il contrario. Così, in alcuni paesi, non è ancora stata adottata una legislazione efficace.

Lʹanno scorso, sotto la presidenza giapponese del G8, abbiamo accolto con favore la decisione di ribadire la nostra ferma condanna e la denuncia di tutte le forme di sfruttamento sessuale dei bambini e abbiamo rinnovato il nostro impegno a continuare la lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini, rilevando in particolare lʹallarmante incremento di pornografia infantile – vale a dire di immagini di abusi sessuali su bambini ‐ in Internet. Mentre si riconosce che tutte le forme di sfruttamento sessuale dei bambini richiedono sforzi concertati da parte nostra, dobbiamo anche riconoscere che lo sfruttamento attraverso la pornografia infantile solleva nuove preoccupazioni e sfide, così come pone nuovi rischi per i bambini, in particolare a causa dellʹuso di nuove tecnologie, quali Internet, per commettere tali reati.

Siamo lieti di fare stato oggi di un passo importante per colmare questa lacuna.
Il mese scorso, presso lʹUniversità della North Carolina a Chapel Hill, negli Stati Uniti, esperti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti in un convegno promosso dal G8 per discutere e valutare il rischio per i bambini rappresentato da coloro che fanno uso di pedopornografia. Psicologi, medici, criminologi, professori, sociologi, esperti informatici ed altri professionisti, provenienti dai paesi del G8 e non, si sono incontrati per condividere i risultati delle loro ricerche e sviluppare un consenso sui rischi per i minori riguardo alla pornografia infantile.
Gli atti di questo convegno saranno pubblicati e, speriamo, diffusi in tutto il mondo, a tempo debito. Oggi noi esprimiamo il nostro apprezzamento a tutti gli esperti che hanno partecipato all’evento e prendiamo atto delle loro conclusioni, che sono incluse nella relazione finale del simposio, allegato alla presente dichiarazione.

I risultati di questo Simposio contribuiscono a rendere evidente la necessità di un’immediata ed efficace azione globale contro la pornografia infantile in tutti i paesi.
Ci hanno altresì indotto oggi a rinnovare i nostri sforzi per rispettare gli impegni che abbiamo assunto a Monaco di Baviera, guidati da queste conclusioni. Noi chiediamo al Gruppo Roma/Lione di analizzare quale futuro lavoro supplementare possa essere opportuno alla luce di queste risultati e di riferire ai Ministri della Giustizia e degli Affari Interni nel 2010.



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