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Categoria: Mondo
FAO: Un Vertice senza anima in cui è mancata la voce degli affamati 16:48 - 21 Novembre 2009

Dal Vertice Mondiale della Fao sono emerse cifre drammatiche e sono state confermate situazioni gravi, alle quali però non è stata data alcuna risposta concreta. I diritti dei bambini affamati continuano ad esse calpestati dai potenti della terra.

Centinaia di interventi al giorno si sono susseguiti senza tregua e senza dire nulla di nuovo, anzi senza portare a fare nulla di nuovo. Si, perché è l’azione concreta quella che continua a mancare. A cosa è servito questo Summit che ha portato solo ad un enorme esborso di denaro?
La verità è che è sembrato tutto fin troppo ripetitivo, grandi dichiarazioni di principio e solenni impegni che lasciano intendere come tutto resta concepito come un’elemosina che i Paesi ricchi devono fare ai Paesi poveri. Si continuerà ad andare avanti con elargizioni di vario genere verso i Paesi poveri senza mai poter fare qualcosa di concreto, senza avviare una politica di interventi radicali sul territorio. In questo Summit è mancata la testimonianza più importante, quella delle persone direttamente coinvolte. E’ mancata la voce degli affamati. Sarebbe stato bello sentire parlare i diretti interessati che ogni giorno sfidano la fame, ascoltare le loro richieste, o di quanti impegnati direttamente sul campo. La condanna solenne del Papa, il discorso autorevole del segretario generale dell’Onu sul legame tra “sicurezza alimentare” e “sicurezza climatica”, gli appelli accorati del direttore generale della Fao non sono bastati a dare certezze e risposte. Chissà quando e se verranno messi in campo i cosiddetti “5 Principi di Roma per una sicurezza alimentare globale sostenibile” per combattere la fame, e i governi daranno ai Paesi in via di sviluppo i soldi promessi.
Amareggiati da questo ennesima kermesse, l’unica giustificazione che potremmo dare a questo Summit è che ha ricordato (se ce ne fosse stato bisogno) che ancora oggi nel mondo continuano le disparità tra chi vive nell’opulenza mentre milioni di persone continuano a morire di fame.



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