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Categoria: Tecnologia e internet
Gli hacker preferiscono Roma e i siti religiosi 12:35 - 9 Maggio 2012

Roma è la seconda città al mondo per attacchi malevoli. I siti più gettonati dagli hacker? Quelli religiosi 3 volte di più di quelli hard.

La notizia appare incredibile, ma è vera. Secondo il rapporto trimestrale di Symantec (un'azienda leader nella protezione delle informazioni on-line), Roma è la città più colpita dagli attacchi degli hacker. È al primo posto nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e la seconda in assoluto al mondo dopo Taipei.
L'Italia si trova, anche lei, al primo posto nella Emea e al quarto a livello internazionale, “con il maggior numero di bot, ovvero i computer controllati da remoto e utilizzati per lanciare attacchi coordinati e mirati”.
Questo vuol dire che il linguaggio della pirateria informatica è molto più “italiano” di quanto non sembri. Secondo le stime, la nostra lingua è una delle 10 più utilizzate al mondo in questo genere di attività. Il tipo di attacco più frequente non è distruttivo, ovvero non danneggia i dati, ma è preventivo e di controllo. Vengono invece inseriti dei virus, detti “cavalli di troia”, che si attivano al momento opportuno, per controllare le informazioni che abbiamo o per rendere il nostro computer un “ponte” per operazioni illecite. Sempre il rapporto fornisce dati ben precisi: diminuisce il numero di computer vulnerabili, ma cresce il numero di attacchi: ben l'81% in più tra il 2010 e il 2011.
Le novità più interessanti di questo rapporto sono principalmente due: l'aumento di attacchi verso i tablet e smartphone e il tipo di siti coinvolti.
La prima è quasi ovvia: con un mercato dei dispositivi mobili in piena espansione, non poteva che aumentare anche l'interesse degli hacker. Su sistema Android, sono cresciute del 93 per cento. Si faccia quindi sempre più attenzione, perché per i pirati informatici le nuove tecnologie sono pane quotidiano.
Ma quello che sconcerta di più è la statistica dei siti coinvolti. Non è affatto vero che gli attacchi aumentano con i siti illeciti e diminuiscono con i “siti sicuri”. È vero proprio il contrario. Ecco cosa dice il comunicato (l'abbiamo tradotto dall'inglese):
È interessate notare che i siti che ospitano contenuti per adulti non sono fra i primi cinque, ma al decimo posto. Inoltre, i siti religiosi e ideologici hanno in media il triplo di attacchi in più rispetto ai siti hard. Ipotizziamo che questo succeda perché i proprietari di siti per adulti fanno già soldi con internet e, come risultato, hanno un crescente interesse nel rendere i loro siti liberi da minacce. E non sarebbero un buon affare per continuare il loro business.
Attenzione, quindi. Abbiate sempre cura del vostro computer, ripulite spesso i file di navigazione e aggiornate il vostro filtro parental control. Prevenire è molto, ma molto meglio che curare.



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