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Esiste la dipendenza da videogiochi? 09:18 - 19 Luglio 2007

L’idea di classificare la dipendenza da videogame assieme ad altri disturbi quali la dipendenza da alcolici, al raduno annuale di metà giugno dell’American Medical Association, è stata respinta.
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Al convegno, la proposta di alcuni studiosi di inserire all'interno della guida "American Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders", utilizzata nel diagnosticare alcuni disturbi mentali, la dipendenza da videogioco, non è nemmeno arrivata a essere ufficialmente discussa.

Secondo le tesi più diffuse il fatto che l'attenzione del giocatore sia monopolizzata dal mondo virtuale è sinonimo di dipendenza, ma alcuni medici si rifiutano di trattare la dipendenza da videogame come quella da alcolici o da stupefacenti.
La prima motivazione di questa presa di posizione è che manca una casistica sufficientemente lunga e completa per poter catalogare il disturbo, che pare affliggere il 10 per cento delle persone si dedicano a questa attività.

Altre ragioni coinvolgono i risultati degli studi già esistenti, che non riportano sufficienti dati per paragonare questo disturbo ad altre malattie che coinvolgono la salute mentale.
Il dottor Stuart Gitlow, infatti, dichiara: «La complessità del disturbo fisiologico coinvolto in malattie quali l'alcolismo o in altri disordini provocati da altri tipi di sostanze, non ha molto a che vedere con quello che fino a ora si sa della supposta dipendenza da videogioco». Inoltre, secondo le parole dello psichiatra Bruce Levine: «Non è stato trovato nessun marcatore biochimico, neurologico o genetico per il disturbo da deficit di attenzione, il disturbo oppositivo provocatorio, la depressione, la schizofrenia, l'ansia, l'abuso compulsivo di droghe e alcool, l'obesità, il gioco d'azzardo o qualsiasi altra malattia mentale, disagio o disturbo».

Fonte: www.visionpost.it




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