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Ancora violenza su minori a Torino 17:11 - 11 Marzo 2008

Continuano le aggressioni a ragazzi da parte di bande di teppisti giovanissimi. A Torino un altro episodio è stato denunciato. Aggredito sull'autobus un quindicenne. Molti i casi non denunciati dalle vittime, alcuni non lo dicono neppure ai genitori.
Un quindicenne è stato picchiato e rapinato da una banda di giovanissimi teppisti su un autobus, a Torino, senza che conducente e passeggeri intervenissero in sua difesa. Lo si afferma in una denuncia inoltrata dalla famiglia al commissariato di polizia Barriera Nizza. L'episodio si è verificato la scorsa settimana su un mezzo della linea 34, nella zona di Mirafiori sud, nel tardo pomeriggio. Il ragazzo, che stava rincasando da scuola, è stato minacciato con un coltello costretto a portarsi nella zona posteriore, dove una mezza dozzina di coetanei lo hanno aggredito: un pugno al volto gli ha provocato la perdita di sangue dal naso. La banda si è fatta consegnare il suo telefonino, con il quale lo ha fotografato per intimidirlo: «Adesso sappiamo chi sei, se parli è peggio per te. Uno di noi è siciliano e sa come si puniscono gli infami». Quando il pullman si è fermato il quindicenne è riuscito a scappare. Una volta in strada è stato soccorso da un commerciante. «Il giovane - dice Pasquale Ventura, l'avvocato della famiglia - aveva la faccia coperta di sangue e nessuno, dei numerosi presenti, ha pensato di fare qualcosa».

Quindici giorni fa tre quattordicenni sono stati aggrediti in pieno centro e sono stati derubati. Solo uno di essi ha comunicato il fatto ai genitori, che per altro non hanno sporto denuncia. Gli altri due non hanno riferito nulla ai genitori per non correre il rischio di vedersi negare il permesso ad uscire da soli.

Se è da condannare l'indifferenza degli adulti che non sono intervenuti nel primo caso sull'autobus, non meno grave è il silenzio dei ragazzi che non raccontano ai genitori quanto accade loro. L'emergenza educativa non riguarda solo i giovani, ma l'intera società.


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